L’Organizzazione Sammarinese degli Imprenditori commenta il Tavolo istituzionale e la Legge di Bilancio: “Tutti i temi e gli aspetti relativi ad entrate e uscite sono di competenza di tutte le parti sociali ed economiche. Poi sul come farlo si può ragionare.
OSLA – Organizzazione Sammarinese degli Imprenditori – aveva accolto con favore l’apertura del cosiddetto Tavolo Istituzionale perché consapevole che per superare la crisi e rilanciare il Paese servono sacrifici ed equità, ma soprattutto la stabilità economico, finanziaria e politica necessaria per strutturare un progetto di rilancio credibile per il Paese. Una formula nuova che metteva Politica, Sindacati e Associazioni di Categoria tutti allo stesso piano.
Sapevamo che la sfida sarebbe stata difficile, perché per rendere efficace il tavolo sarebbe servita responsabilità da parte di tutti: avremmo dovuto mettere da parte divisioni e strumentalizzazioni, per condividere alcuni punti programmatici necessari al Paese e non più rimandabili.
Così purtroppo non è stato anzi, il risultato si può definire deludente; l’articolato proposto, infatti, non è stato condiviso dalle parti datoriali, a causa, per quanto ci riguarda, di un documento finale totalmente disequilibrato a discapito del mondo economico, del persistere dell'assioma “piccola impresa/lavoratori autonomi = evasori fiscaliche per noi resta inaccettabile e della mancanza di interventi di razionalizzazione della spesa pubblica e per lo sviluppo dell’economia del Paese ed in particolare delle Piccole e Medie Imprese e dei lavoratori autonomi che, è bene ricordare, rappresentano più del 90% degli operatori economici presenti in territorio. Il tema dello sviluppo economico o non è stato affrontato oppure se ne è parlato con molta superficialità, come se si potesse prescindere da questo per creare lavoro ed entrate erariali.
In sede di approvazione in Consiglio Grande e Generale, le forze politiche hanno concentrato il dibattito sull’articolo 22 che prevede l’istituzione di un tavolo quadripartito per discutere gli interventi di riduzione delle spese e incremento delle entrate pubbliche con categorie e parti sociali, approvandolo con una risicata maggioranza.
Nel rispetto di tutte le varie posizioni emerse, per OSLA è un articolo che potrebbe ottenere dei risultati non tanto per l’istituzione del tavolo in sé, ma per il principio che contiene, ovvero che non devono esistere temi che sono solo di competenza di qualche parte sociale. Per parlare chiaro, la riduzione della spesa pubblica è un tema di interesse generale e non solo un affare tra sindacati e Governo. Concordiamo con chi afferma che non ci dovrebbe essere bisogno di introdurre un principio del genere per legge, ma purtroppo negli ultimi anni i vari Governi hanno accettato da una parte l’ingerenza dei sindacati su temi non inerenti ai lavoratori, vedi la fiscalità, mentre dall’altra, hanno assecondato il loro rifiuto di impegnarsi ad affrontare in maniera condivisa tematiche, come il contratto pubblico, che interessano l’intero Paese, non riconoscendo il nostro diritto di portare contributi in qualità di rappresentanti di categorie di contribuenti legittimamente riconosciuti.
Il tema del metodo che vorrà utilizzare il prossimo Governo e gli interventi per la riduzione della spesa pubblica e lo sviluppo economico, saranno al centro di una serie di incontri che OSLA terrà mercoledì 20 novembre con tutte le liste che si presentano alle prossime elezioni politiche e che saranno poi relazionati agli associati in un’apposita riunione il prossimo 4 dicembre.
Siamo aperti a tutte le soluzioni che ci verranno proposte, a patto di sancire il principio della pari dignità: i temi e gli aspetti relativi ad entrate e uscite sono di competenza di tutte le parti sociali ed economiche. Poi sul come farlo e su come garantire un reale confronto ed il giusto riconoscimento a tutte le Associazioni datoriali, siamo disponibili a ragionare.