OSLA – Organizzazione Sammarinesi degli Imprenditori – mercoledì scorso ha incontrato gli esperti del Fondo Monetario Internazionale.
Durante l'incontro OSLA ha presentato lo stato di salute della Piccola Media Impresa Sammarinese, partendo dalle problematiche generali del sistema economico del Paese e presentando le priorità dell'Associazione per uscire da questo momento difficile.
OSLA ha innanzitutto espresso grande preoccupazione per l'instabilità economico, finanziaria e politica del Paese, che allontana possibili investitori e non permette a quelli esistenti di vedere con fiducia il futuro del Paese e quindi di investire nelle proprie imprese.
Per quanto riguarda le singole tematiche affrontate, OSLA ritiene che qualsiasi progetto per sostenere e rilanciare il settore bancario non possa prescindere da un rapporto con l'Italia e specialmente dalla firma del Memorandum d'Intesa con Banca di Italia. Questa deve essere la priorità del Paese, solamente aprendo il mercato finanziario possiamo garantire ai risparmiatori e agli imprenditori un sistema bancario stabile, con servizi moderni e adeguati alle esigenze delle aziende e un costo del denaro competitivo per sostenere lo sviluppo delle imprese. Senza definire l'accordo con Banca d'Italia, qualsiasi altra soluzione servirà solamente a rimandare il problema, senza risolverlo.
Le altre priorità presentate al FMI sono la definizione di un piano concreto e coraggioso per la riduzione della spesa pubblica, con l'obiettivo di risparmiare risorse pubbliche oggi infruttifere da destinare ad un progetto di sviluppo dell'economia del Paese, che abbia come direttrici l'attrazione di persone con importanti capitali, incentivi mirati per la riqualificazione edilizia e delle attività commerciali e turistiche, per la creazione di distretti di servizi e per l'ampliamento delle imprese produttive esistenti. Inoltre servono risorse per creare importanti infrastrutture, come un collegamento veloce con Rimini e degli attrattori turistici in sinergia pubblico-privata.
Serve quindi un progetto di sistema che deve avere la più larga condivisione possibile, perché gli imprenditori e il Paese non possono permettersi di soffocare a causa dell'immobilismo, dell'instabilità e delle tensioni politiche e sociali oggi esistenti.